Per giungere a definire i criteri sottesi al processo di "Archiviazione Digitale", è necessario muovere dalla definizione dei concetti di "documento","archivio" ed "archiviazione e del loro ruolo nell'ambito dell'attività aziendale e professionale.
Un documento è qualsiasi elemento fisico o digitale che contiene informazioni. Di conseguenza, si definisce archivio il luogo fisico o digitale dove i documenti che contengono informazioni pregresse vengono catalogati, gestiti e conservati. Pertanto, gli archivi, siano essi analogici(cartaceo) o digitali,custodiscono la memoria di ogni impresa,da cui ne deriva che la gestione documentale è parte integrante e fondamentale dello svolgimento di qualsiasi attività aziendale e professionale.
Le attività aziendali giungono ad adottare una gestione documentale di tipo "digitale" partendo dallo status quo di una conservazione dei documenti in formato analogico (cartaceo) in un archivio fisico e passando prima da una fase di conservazione e gestione “ibrida” dei documenti, ossia una fase di transizione nella quale convivono sia documenti cartacei che digitali, che spesso resta il criterio adottato in modo permanente per la gestione documentale dell'azienda e dell'attività professionale.
Evidentemente, i due modi di conservazione analogico e digitale sono caratterizzati dall'uso di diversi tipi di supporto, che comporta una conseguente differenza nella modalità di gestione del documento .
La CONSERVAZIONE ANALOGICA dei documenti comporta una serie di attività che vanno dall’ideazione di un piano di archiviazione fisica dei documenti in ambienti dedicati. Nella consuetudine delle attività di conservazione cartacea dei documenti aziendali e professionali, si procede alla distinzione tra la gestione dell’archivio corrente
(composto dai documenti necessari all'operatività aziendale e professionale nell’immediato), dell’archivio di deposito (costituito da documenti non più necessari per il disbrigo degli affari correnti ma con valenza giuridica, fiscale ed operativa ancora attuale) e dell’archivio storico (luogo fisico contenente i documenti destinati alla conservazione permanente).
La CONSERVAZIONE DIGITALE dei documenti comporta l’insieme di procedure, attività, regole e tecnologie che garantiscono accessibilità, utilizzabilità, autenticità e reperibilità dei documenti stessi.
La conservazione digitale può avere per oggetto documenti "nativi" in formato digitale, ossia prodotti utilizzando applicativi di editing di documenti installati sui computer dell'azienda, oppure documenti analogici oggetto di "conversione" in formato digitale mediante scansione.
Tuttavia,la gestione documentale digitale consente di reperire e consultare i documenti con grande velocità, impattando più che positivamente sui processi aziendali e migliorando la produttività e l’efficienza generale.
Esistono essenzialmente due modalità di archiviazione e conservazione dei documenti in formato digitale: gli archivi elettronici detti “on-site”, perché collocati sul server dell’azienda, e quelli “on cloud” che utilizzano invece piattaforme esterne accessibili anche da periferiche personali (smartphone,tablet,...).
La creazione di un archivio digitale non può prescindere da una serie di regole imprescindibili:
digitalizzare a norma i documenti cartacei originali, definire una procedura di archiviazione per i documenti nativi digitali (Pec, fatture elettroniche, dichiarazioni dei redditi, etc),creare degli archivi tematici (per esempio “fatture”, “ordini approvati”, etc),creare un sistema di nomenclatura logico e univoco per nominare i singoli file, impostare e usare maschere di imputazione, idonee a descrivere il contenuto del file.
Per legge tutti i documenti validi ai fini fiscali, cartacei o digitali che siano, devono possedere e mantenere nel tempo alcuni requisiti (integrità, autenticità e leggibilità) che ne garantiscano la paternità e non modificabilità.
Infine,dal punto di vista normativo, l’archiviazione digitale dei documenti validi ai fini fiscali, cartacei o digitali che siano, devono possedere e mantenere nel tempo alcuni requisiti (integrità, autenticità e leggibilità) che ne garantiscano la paternità e non modificabilità,
ossia rispondere a procedure definite dalla legge sulla conservazione sostitutiva (AGID, Agenzia per l'Italia Digitale); nonchè devono rispondere agli obblighi delle normative europee sul corretto trattamento dei dati personali (GDPR, General Data Protection Regulation).
L'insieme di questi elementi che caratterizzano gli aspetti operativi e legali della gestione documentale, sia essa cartacea che digitale, richiede l'intervento di operatori competenti e dotati di pluriennale esperienza nell'organizzazione dei criteri di archiviazione documentale integrata con i processi di generale operatività aziendale e professionale.
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